Montecristo: come visitare l'isola di Edmond Dantès

isola di montecristo

Come visitare l'isola resa celebre dal romanzo di Dumas e oggi tornata alla ribalta grazie alla serie tv "Il Conte di Montecristo"


Non è raro che alcuni luoghi citati in serie tv di successo più recenti abbiano suscitato la curiosità e l'interesse popolare nel volerle visitare per rivivere le stesse atmosfere viste sul piccolo schermo. Ne è un esempio Màkari, la località di mare siciliana fino a poco tempo fa quasi sconosciuta, diventata una meta turistica ambita grazie al successo dell'omonima fiction RAI. 

Lo stesso fenomeno si sta diffondendo verso l'isola di Montecristo, un'isoletta dell'arcipelago toscano, resa celebre dal romanzo di Alexandre Dumas del 1844 e oggi tornata alla ribalta grazie al grande successo della mini serie tv "Il Conte di Montecristo". Sebbene la serie, così come storia del protagonista Edmond Dantès, sia ambientata tra Marsiglia, Roma e Parigi, l'isola di Montecristo è il punto focale, seppur immaginario, di tutta la narrazione: è l'isola di quel tesoro nascosto da secoli che gli permetterà di compiere la sua vendetta e da cui prenderà il suo pseudonimo di Conte di Montecristo.

Una storia avvincente che ha ammantato di fascino, mistero e leggende quest'isoletta deserta e quasi disabitata. Un'isola oggi preziosa per la sua biodiversità e per i suoi paesaggi naturalistici che può essere visitata dietro prenotazione: ecco come.

Isola di Montecristo: come visitarla e come prenotarsi

L'isola di Montecristo è un'isoletta di circa 10 kmq, prevalentemente rocciosa. Il suo aspetto inospitale, somigliante a una larga piramide o a un diamante rovesciato, ha scoraggiato nei secoli qualsiasi tentativo di colonizzazione fino al V secolo, quando una comunità di monaci eremiti fondò il Monastero di San Mamiliano. Ricostruito dai monaci benedettini nel Medioevo, divenne uno dei monasteri più importanti della Toscana: oggi ne restano pochi ruderi e rappresentano i soli edifici presenti insieme all'ex Villa Reale, costruita nel secolo scorso dall’inglese Giorgio Watson-Taylor, proprietario dell'isola.

Montecristo si trova a sud dell'isola d'Elba, a circa 22 miglia nautiche di distanza, e dipende amministrativamente da Portoferraio. Riconosciuta Riserva Naturale Statale nel 1971 e Riserva Naturale Biogenetica nel 1988, l’isola è presidiata dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica e fa parte sia del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, sia della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” sotto la tutale dell’UNESCO, nonché del Santuario Internazionale per la protezione dei Mammiferi Marini Pelagos.

L'unicità della sua biodiversità si scontra con la fragilità del suo equilibrio ambientale, ecco perchè l'isola è disabitata, ad eccezione dei 2 guardiani di stanza permanente e dalle guardie forestali presenti durante il periodo estivo. Pertanto le visite sono contingentate e permesse solo in alcuni periodi dell'anno. Il limite massimo, infatti, è di 2000 visitatori l'anno, prevalentemente ricercatori, scolaresche e associazioni naturalistiche. Tuttavia, le escursioni sono aperte anche ai turisti e alle imbarcazioni private ma dietro prenotazione ed autorizzazione dei Carabinieri Forestali.

isola di montecristo dove si trova
Cala Maestra, la spiaggia più grande dell'isola di Montecristo


Come visitare Montecristo

Considerando il valore naturalistico e la unicità di Montecristo, visitare l'isola è consigliato soprattutto agli amanti della natura incontaminata, delle escursioni e del trekking, ma non a scopo balneare.
Le visite, infatti, consistono in un’escursione trekking lungo gli itinerari fruibili e in presenza di una guida autorizzata. Non è possibile avventurarsi in autonomia sull'isola nè attraccare all'imbarcadero senza autorizzazione. Inoltre, non è possibile portare animali da compagnia e non è consentito l’accesso ai minori di 12 anni per questioni di sicurezza. Nell'isola, infatti, non è presente un presidio medico nè servizi di ristoro.
Prima di organizzare il tuo viaggio all'isola di Montecristo ti consiglio di consultare il sito parco.arcipelago.info per tutte le informazioni e le cose che devi sapere per poter accedere, l'abbigliamento consigliato e tutte le restrizioni.

✔ Quanto costa visitare l'isola di Montecristo e come prenotarsi

Dal 27 gennaio il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha aperto le prenotazioni online per le visite guidate nell'Isola di Montecristo.
Il calendario delle visite per il 2025 prevede 23 giornate, ognuna disponibile per solo 75 persone, per un totale di 1725 posti. Di queste 21 prevedono la partenza dal porto di Piombino (Livorno) con scalo a Porto Azzurro (isola d’Elba) e 2 da Porto Santo Stefano (Grosseto) con scalo a Giglio Porto (isola del Giglio).
La tariffa base è di € 140,00 e di € 60,00 solo per i residenti nei Comuni delle isole dell’Arcipelago Toscano (100 posti disponibili, da prenotare entro il 3 marzo 2025).
Il costo della visita all'isola di Montecristo comprende trasporto marittimo a/r, ticket di accesso all'area protetta e il servizio di guida del parco.
Le tariffe per l'accesso con imbarcazioni private partono da un minimo di € 100 per i natanti da diporto con lunghezza scafo pari o inferiore a 10 m, fino a € 500 per le imbarcazioni con lunghezza scafo superiore a 10 m e pari o inferiore a 16 m, a cui vanno aggiunti € 25 per ogni passeggero.

Cosa vedere sull'isola di Montecristo

Le visite all'isola di Montecristo consistono in quattro itinerari trekking, suddivisi per difficoltà. Le escursioni sull'isola, infatti, non sono fruibili da chiunque e alcuni territori possono essere raggiunti solo da escursionisti esperti e ben equipaggiati.
Ne sono un esempio il Monastero di San Mamiliano e la Fortezza di Montecristo, situati nei punti più alti dell'isola a più di 600 metri slm e raggiungibili solo attraverso sentieri scolpiti nella roccia granitica.
I tempi dell'escursione possono variare dalle 2 alle 5 ore, in base alla difficoltà del percorso scelto.
Tutte le escursioni partono da Cala Maestra, l'unica spiaggia dell'isola, su cui vige il divieto di balneazione e qualsiasi forma di bivacco.

quanto costa visitare isola di montecristo
I resti del Monastero di San Mamiliano


La vista del Belvedere ripaga della fatica nel raggiungere la vetta, circondata da una lussureggiante vegetazione di macchia mediterranea e lecci centenari. Presso la Grotta di San Mamiliano cresce una rara felce di alto interesse botanico, l'Osmunda Regalis. Sulle rocce chiare è possibile veder pascolare intere colonie di capre selvatiche e di uccelli migratori. Il mare che circonda l'isola è invaso da una flora incontaminata di posidonie, anemoni e coralli, in cui si annidano pesci introvabili altrove nel Mediterraneo come il pesce luna. 
Pregiati esempi di biodiversità documentati ed esposti nel piccolo Museo di Storia Naturale e nell'Orto Botanico dell'isola.
Tante le piccole insenature rocciose lungo la costa a strapiombo sul mare, come Cala Corfù, Cala del Diavolo e Cala dello Scirocco, di una bellezza selvaggia e quasi ostile.
Un piccolo paradiso naturalistico che, nonostante le impervietà, non stanca di affascinare i suoi visitatori.

E il leggendario tesoro del Conte di Montecristo? Esiste davvero o è solo una leggenda?
Le leggende su questo tesoro si intrecciano con la storia dell'isola di Montecristo. Preda dei corsari nella metà del 1500, poi definitivamente abbandonata fino all'arrivo di Napoleone che ne fece un presidio militare nel 1814, infine riserva di caccia nel 1852 del barone George Watson Taylor prima e di Re Vittorio Emanuele III poi, insieme alla Villa Reale, del tesoro non vi è traccia fino al 2014.
Eppure Alexandre Dumas vi costruisce intorno un intero romanzo, il Conte di Montecristo, basandosi sulle tante storie raccontate dalla tradizione popolare ma mai fondate su ritrovamenti reali.

Oggi il tesoro di Montecristo è custodito nella Chiesa di Sovana, una frazione di Sorano, in provincia di Grosseto e a pochi chilometri da Pitigliano, nella Maremma Toscana. Il famoso tesoro descritto dalla fantasia di Dumas in realtà è costituito da 498 monete d'oro, per la precisione solidi aurei del V secolo, coniati sotto Leone I e Antemio, per la maggior parte provenienti dalla zecca di Costantinopoli in epoca bizantina.
I documenti ritrovati attestano che si trovasse nel Monastero di Montecristo, molto probabilmente nascosto nella Grotta di San Mamiliano. Un particolare che ritroviamo anche nel romanzo e che rimanda a quel luogo misterioso e impenetrabile in cui Edmond Dantès trova il tesoro rivelatogli dall'Abbate Farìa.

✔ Dove dormire a Montecristo

Data la natura deserta e la totale mancanza di infrastrutture ricettive, non è possibile alloggiare sull'isola di Montecristo, ma puoi sempre trovare una sistemazione in hotel o in B&B nelle isole dell'Arcipelago Toscano più vicine, come Elba, Giglio e Pianosa. Il mio consiglio è quello di cercare un hotel vicino a isola di Montecristo online, magari scegliendo tra quelle strutture all inclusive che organizzano tour guidati sia nei dintorni che direttamente nel parco dell'isola.

Il vero tesoro di Montecristo resta comunque la bellezza di quest'isola ancora selvaggia e incontaminata dal turismo di massa. Un fazzoletto di terra e roccia ricca di fascino, natura e mistero, reso ancora più vivido dalle pagine di un romanzo che ha reso il suo nome immortale.



Nessun commento:

Nel rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali (GDPR) puoi scegliere di commentare questo post usando il tuo account Google, oppure avvalerti delle opzioni Anonimo o Nome/URL disponibili dal menù a tendina in questo form. In ogni caso, nessuno dei tuoi dati personali verrà usato dall'amministratore di questo blog nè venduto a terzi.

© 2016 A Glamorous Lifestyle by Rita Amico. Powered by Blogger.