Giocare a carte con i bambini: guida ai giochi per i più piccoli
Giocare a carte è un metodo divertente per intrattenere i bambini: quali sono i giochi con le carte più adatti ai più piccoli
I giochi con le carte sono da sempre uno dei passatempi preferiti dai bambini: il saper riconoscere ogni singola carta ed imparare a dare ad ognuna il suo valore è uno stimolo a sviluppare le sue capacità mnemoniche e a formulare i primi rudimenti di calcolo e strategia.
Giocare a carte con i bambini diventa quindi non solo un momento di svago, ma anche un'occasione di condivisione e l'opportunità di relazionarsi con gli altri membri della famiglia durante le azioni di gioco, imparando a rispettare le regole e a mantenere la concentrazione per raggiungere l'obiettivo: vincere.
Giochi di carte per bambini: quali scegliere per i più piccoli
Uno dei vantaggi di imparare a giocare a carte per i bambini è anche quello di sviluppare la manualità: tenere le carte in mano per i più piccoli, almeno le prime volte, non è così facile come sembra e un costante allenamento consentirà loro di sviluppare delle capacità che saranno poi utili quando cominceranno a scrivere e a disegnare.
Il fine ultimo dei giochi con le carte resta comunque il divertimento: giocare a carte deve essere un momento distensivo e ludico, senza caricare il bambino di aspettative, ansie da prestazione e timore di fallire. Giocare a carte con gli amichetti della stessa età inoltre è il primo esempio di socializzazione e di confronto con gli altri, mettendosi alla prova e imparando ogni volta qualcosa di nuovo.
Il primo step è quello di imparare a riconoscere le carte. In Italia abbiamo vari tipi di mazzi di carte regionali, composti da 40 carte e suddivisi in 4 semi differenti da 10 carte ciascuno: denari, coppe, bastoni e spade. Vi sono poi le più classiche 52 carte francesi da gioco utilizzate per giocare a poker, burraco e altri giochi più complessi.
Infine, vi sono dei giochi di carte come UNO o MEMORY che hanno dei mazzi appositi pensati esclusivamente per quel tipo di attività: giochi che coinvolgono tutta la famiglia ma che si prestano soprattutto per insegnare a giocare a carte ai bambini più piccoli, perchè le regole si basano essenzialmente sulla capacità di memorizzare la posizione o il valore delle carte.
Man mano che il bambino acquisisce padronanza del gioco, si può procedere all'insegnamento di giochi più educativi come SCOPA, BRISCOLA, SETTE E MEZZO, 31, ASSO PIGLIATUTTO, in cui potrà sviluppare la sua capacità di calcolo ed imparare a far di conto numerando le carte in suo possesso.
Un sano antagonismo tra i partecipanti al gioco, inoltre, lo stimolerà a raggiungere il punteggio più alto e a conoscere il valore degli obiettivi conseguiti attraverso l'impegno e la concentrazione.
Come insegnare ai bambini a giocare a carte da soli
Uno degli obiettivi nell'insegnare a giocare a carte ai bambini è quello di distoglierli dalla noia e di tenerli impegnati in maniera divertente e stimolante per la loro mente. Tuttavia non è sempre possibile intrattenerli con giochi nuovi o in compagnia di altre persone disposte a giocare con loro, pertanto torna utile insegnare al bambino a giocare a carte da solo con il solitario.
Il solitario è un gioco con le carte che permette al bambino di familiarizzare con le figure e il valore di ogni singolo seme e di imparare a seguire delle regole anche quando gioca da solo.
Le tante versioni di solitario con le carte mettono alla prova anche la sua creatività, permettendogli di conoscere regole e svolgimenti sempre nuovi, con diversi livelli di difficoltà.
Ne sono un esempio anche i giochi di carte per bambini online, dove il solitario è uno dei più diffusi e tra i preferiti dai bambini dai 6 anni in poi (compresi noi adulti...): Spider, Free Cell e Klondike in una miriade di versioni e carte differenti, grazie a una grafica accattivante e alla facilità di svolgimento, sono degli evergreen per tutte le età.
Un altro modo per insegnare al bambino a giocare da solo è realizzare castelli di carte.
Un gioco che stimola non solo la creatività, ma anche la manualità e la concentrazione: usare le carte come mattoncini e "costruire" qualcosa contando solo sull'equilibrio e sulla loro corretta collocazione darà al bambino un senso di soddisfazione e più fiducia nelle proprie risorse, al pari di un gioco didattico, mettendo a frutto la sua fantasia e sperimentando diverse combinazioni.
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