lunedì 3 ottobre 2022

Ecobonus 110%: gli interventi ammessi per l’efficientamento energetico

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Quali sono gli interventi di efficientamento energetico ammessi dall'ecobonus 110% e come scegliere quelli più idonei alle nostre esigenze


Proprio in questi giorni, grazie al Decreto Aiuti Bis, è stato sciolto il nodo relativo alla cessione del credito d’imposta derivante dalle operazioni sugli edifici relative agli interventi dell’ecobonus 110% previsto dal Governo.

L’agevolazione prevede, infatti, il poter detrarre dalle imposte future il 110% dell’importo speso per la riqualificazione energetica degli edifici con interventi strutturali e di impiantistica atti all’aumento di almeno due classi energetiche del fabbricato.

I termini, però, differiscono sulla base della tipologia di edificio. Per le case unifamiliari, infatti, il 30 settembre 2022 è stato il termine ultimo per l’accesso all’agevolazione, con relativa presentazione di certificazione di avvenuta esecuzione di almeno il 30% dei lavori previsti sul progetto iniziale.

Differente è, invece, la situazione per quanto riguarda i condomini o i fabbricati con 2 o più unità abitative: qui le maglie sono più larghe e il termine per accedere all’agevolazione rimane invariato fino al 31 dicembre 2023.

All’interno di questo articolo scopriremo insieme i principali interventi che vengono ammessi all’interno dell’agevolazione del bonus 110% e i loro benefici sugli edifici e sul risparmio energetico per i proprietari.

 

Gli interventi strutturali: il cappotto e gli infissi

Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, troviamo gli interventi sul fabbricato a livello strutturale. Parliamo di una serie di lavori che vanno a modificare la struttura dell’edificio, migliorandone l’isolamento termico.

Il più conosciuto che viene inserito all’interno delle spese ammissibili dell’agevolazione è il cappotto termico, cioè il rivestimento dei muri perimetrali e dei soffitti con del materiale che isoli l’abitazione dalla temperatura esterna.

In questo modo sarà meno dispendioso riscaldare la casa durante i mesi invernali, con la conseguente diminuzione del consumo di gas e il relativo risparmio in bolletta.

In secondo luogo troviamo la sostituzione degli infissi obsoleti e ricchi di spifferi, nocivi per l’efficienza del nostro impianto di riscaldamento, con porte e finestre di nuova generazione che elimineranno questo problema.

 

Impianto solare termico e fotovoltaico: le loro funzioni

Altro intervento fondamentale per lo sfruttamento del bonus 110% è l’installazione di un impianto che converta l’energia proveniente da fonti rinnovabili (in questo caso il sole) in energia utile per l’alimentazione della nostra abitazione.

L’impianto fotovoltaico ha quindi il compito di produrre energia elettrica per la nostra casa, mentre il solare termico offre la possibilità di scaldare l’acqua sanitaria e supporta la caldaia nel riscaldamento dei termosifoni.

Entrambi hanno diversi benefici. Potrete approfondire le differenze per questi due impianti all’interno di questo articolo.


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La caldaia ibrida e la pompa di calore

Anche la sostituzione della caldaia dell’edificio rientra all’interno degli interventi che beneficiano dell’agevolazione.

Sarà così possibile sostituire la vecchia caldaia con un nuovo dispositivo ibrido o a condensazione, che garantisce maggiori performance e minori sprechi di energia.

Per approfondire questo tipo di intervento vi consiglio di leggere questa utile guida sulla sostituzione delle caldaie, dove potrete trovare tutte le informazioni specifiche in merito a come gestire l’agevolazione e su quali siano i migliori modelli da installare in questo momento.

Alternativa alla caldaia è la pompa di calore, dispositivo che funziona prettamente ad energia elettrica, adatto agli edifici che si trovano in luoghi dove l’inverno è meno rigido.

All’interno di ogni tipologia di interventi esistono una serie di norme che vale la pena approfondire, per riuscire a fare in ogni ambito la scelta migliore, sotto la guida di un professionista della progettazione.

Notiamo però che, in questo particolare momento storico, l’efficientamento energetico delle nostre case permetterebbe di dare una grande mano all’ambiente, riducendo il consumo di fonti di energia non rinnovabili, e ridurrebbe drasticamente i costi in bolletta in continua lievitazione a causa della crescente crisi energetica.


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