Gli arrosticini abruzzesi sono uno dei prodotti tipici dell'Abruzzo più ricercati, sia al ristorante che da cucinare in casa già pronti
Quando pensiamo alla cucina tradizionale abruzzese non possiamo fare a meno di ricordare i famosi arrosticini, i succulenti spiedini di carne ovina cucinati alla brace. Una preparazione che ha radici nella cucina povera tipica dei pastori del Gran Sasso e che oggi viene rinomata tra gli street food più iconici dell'Abruzzo. Talmente apprezzati da ritrovarli anche nei menù dei trabocchi ristoranti abruzzesi più esclusivi, non senza qualche variante.
Gli arrosticini abruzzesi sono anche molto facili da preparare e da cucinare: scopriamo tutti i segreti per scegliere la carne migliore e gli attrezzi giusti per cucinarli come vuole la tradizione.
Cosa sono gli arrosticini abruzzesi e come cucinarli
Gli arrosticini abruzzesi non sono altro che degli spiedini di carne di pecora o di agnello, tagliata a cubetti piuttosto spessi e inseriti in bastoncini di legno lunghi circa 30 cm, da cucinare alla brace in particolari fornacelle.
La preparazione di questi particolari arrosticini di pecora è piuttosto semplice ma si possono trovare gli originali arrosticini abruzzesi in vendita online freschi e già pronti da cucinare.
Nati per rendere più appetibile la carne di pecora meno tenera e pregiata, gli arrosticini sono composti da un'alternanza di cubetti di carne ovina magra e grassa in modo da rendere lo spiedino più succulento, morbido, umido e nello stesso tempo molto saporito.
Il segreto di un arrosticino saporito e morbido però risiede tutto nel metodo di cottura: un calore eccessivo potrebbe rendere lo spiedino secco e stopposo, mentre una cottura troppo lenta potrebbe pregiudicare il gusto della carne.
✔ Come cucinare un buon arrosticino di pecora abruzzese?
Esistono due metodi: alla brace o al forno.
La cottura alla brace è quella tradizionale ed è quella che infonde agli arrosticini il classico sapore. Lo strumento migliore per cuocere gli arrosticini abruzzesi è la fornacella (o rostelliera), detta anche furnacell, dalla forma allungata e a misura di spiedino: larga poco più di 10 cm, ha una forma molto simile ad una grondaia sulla quale vengono sistemati gli arrosticini in fila parallela, tenendo la parte finale dello spiedino di legno fuori dalla brace, in modo che il calore si concentri solo sulla carne.
Ad ogni modo, va bene anche un qualsiasi barbecue da giardino con carbonella oppure un grill elettrico.
Se non avete un braciere, potete cuocere gli spiedini di pecora anche al forno: basterà posizionare gli arrosticini sulla teglia e lasciarli cuocere a 250° per circa 4-5 minuti per lato. Il sapore non sarà lo stesso, ma otterrete uno spiedino più morbido e dal gusto forte di carne ovina (se vi piace).
✔ Come capire se gli arrosticini hanno raggiunto la cottura ottimale?
Il consiglio è quello di posizionare gli arrosticini sulla griglia già ben calda e di rigirare gli spiedini di tanto in tanto per evitare che si cuociano troppo rapidamente, fino a quando la carne non avrà assunto un colorito dorato e una invitante crosticina. La cottura, solitamente "ad occhio", richiede una certa esperienza come per qualsiasi carne alla brace.
✔ Come servire gli arrosticini abruzzesi?
Una porzione è composta solitamente da 6 arrosticini piccoli (20 gr. ciascuno), accompagnati da bruschette di pane abbrustolito. Nelle versioni più pregiate, come gli arrosticini di filetto di pecora, si usa condirli con olio di oliva piccante a crudo e accompagnarli con un corposo vino rosso.
Nessun commento:
Posta un commento
Nel rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali (GDPR) puoi scegliere di commentare questo post usando il tuo account Google, oppure avvalerti delle opzioni Anonimo o Nome/URL disponibili dal menù a tendina in questo form. In ogni caso, nessuno dei tuoi dati personali verrà usato dall'amministratore di questo blog nè venduto a terzi.