Capelli grassi: cause, rimedi e shampoo
Esistono rimedi efficaci per risolvere il problema dei capelli grassi? Come lavarli e quali prodotti usare per ridurre l'effetto unto
Il problema dei capelli grassi è molto diffuso e crea non poco disagio, soprattutto dal punto di vista estetico ed igienico. L'eccesso di sebo del cuoio capelluto si estende anche alla capigliatura, rendendola unta, apparentemente sporca e priva di vitalità , portando, in molti casi, anche a un aumento della caduta dei capelli. Quali sono le cause che provocano i capelli grassi e quali rimedi adottare per lavarli in maniera efficace e prevenirne la caduta?
Cosa significa avere i capelli grassi e quali sono le cause
Quello dei capelli grassi è un problema che mi accompagna fin dall'adolescenza: nella maggior parte dei casi, infatti, i cambiamenti ormonali sono spesso alla base dell'aumento della produzione di sebo, non solo nel cuoio capelluto, ma esteso anche al viso, soprattutto nella zona T (fronte, naso, mento) che provoca l'insorgenza di brufoli, punti neri e imperfezioni.
Chi si trova nelle mie stesse condizioni quindi sa bene cosa significa avere i capelli grassi: capelli unti già dopo 24 ore dallo shampoo, colore spento, prurito sulla cute, a volte anche cattivo odore, esigenza di lavaggi frequenti e aumento della caduta dei capelli. Perchè succede tutto questo?
Come accennato, la causa dei capelli grassi è l'eccessiva produzione di sebo, una sostanza oleosa che, in condizioni normali, serve a lubrificare e a proteggere il capello dai batteri e dalle aggressioni esterne. Quando però questa secrezione diventa eccessiva, il sebo cola lungo il capello e tende ad accumularsi nel cuoio capelluto, togliendo vitalità , spessore e raccogliendo più rapidamente lo sporco che provoca quell'effetto unto perenne che, nei casi più gravi, sfocia anche nella produzione della forfora.
Ad aggravare la situazione è spesso la qualità del sebo: più è fluido più tende a colare e quindi ad essere più evidente sui capelli.
Ma cosa provoca questa disfunzione sebacea? Come già detto, la causa principale è da correlare ai cambiamenti ormonali ma anche a una predisposizione genetica che può essere ereditaria.
Altre cause dei capelli grassi secondarie sono lo stress, l'inquinamento atmosferico, un'alimentazione sbagliata ma soprattutto l'uso di shampoo troppo aggressivi legati anche all'esigenza di lavaggi molto frequenti che intaccano l'equilibrio idro-lipidico del cuoio capelluto.
Rimedi per capelli grassi: quali shampoo e come lavarli
Non esistono rimedi miracolosi per debellare definitivamente i capelli grassi, ma si possono adottare degli accorgimenti che possono aiutare a limitare il problema. Spesso alcuni comportamenti possono produrre un effetto contrario, come ad esempio spazzolare spesso i capelli o asciugarli con phon caldo, stimolando in realtà le ghiandole sebacee a produrre ancora più sebo.
Cosa fare nel concreto per rimediare ai capelli grassi?
- lavare i capelli più spesso: sfatiamo il mito che lavare troppo i capelli li danneggia; nel caso dei capelli grassi è consigliabile lavarli non meno di 2-3 volte a settimana (anche tutti i giorni nei casi più gravi) in modo da lasciare respirare il cuoio capelluto e mantenerlo pulito;
- usare shampoo per capelli grassi delicati: purchè siano ad azione sebo-equilibrante. Shampoo troppo aggressivi in commercio, erroneamente indicati per capelli grassi, spesso provocano l'effetto contrario irritando la cute e stimolando una maggiore produzione di sebo "protettivo".
✔ Come lavare i capelli grassi
Anche il modo in cui facciamo lo shampoo incide sull'efficacia di un trattamento contro i capelli grassi. Ci sono infatti degli accorgimenti che possono migliorare non poco il problema dell'eccesso di sebo e migliorare l'aspetto generale dei nostri capelli oleosi:
- massaggiare il cuoio capelluto prima dello shampoo per attivare la circolazione sanguigna, utilizzando preferibilmente un preshampoo;
- lavare i capelli con acqua tiepida e applicare lo shampoo facendo dei movimenti circolari ma rapidi in modo da non stimolare troppo le ghiandole sebacee;
- applicare, se necessario, il balsamo solo sulle punte;
- risciacquare con acqua fredda;
- tamponare i capelli con un'asciugamano dopo il lavaggio;
- asciugare con il phon a una temperatura media e a una certa distanza per non surriscaldare il cuoio capelluto.
L'efficacia dipende anche da quale shampoo per capelli grassi usiamo e dai trattamenti correlati che possono aiutarci a risolvere il problema in maniera più mirata.
Per arginare il problema in modo più concreto, da qualche settimana sto utilizzando il trattamento domiciliare per capelli grassi Dermes, da sempre uno dei migliori istituti specializzati nella caduta dei capelli e di tutte le problematiche ad essa correlate.
Nello specifico sto usando i seguenti prodotti:
- PRE-SHAMPOO DERMES
- SHAMPOO G4 DERMES PER CAPELLI GRASSI
- RIGEN HAIR DERMES LOZIONE NUTRITIVA
- TRICOPLUS INTEGRATORE RINFORZANTE PER CAPELLI
Una routine completa specifica per i capelli grassi ma anche per rinforzarli e prevenirne la caduta, partendo proprio dal lavaggio fino ai trattamenti post-shampoo.
Si inizia dal PRE-SHAMPOO DERMES, un detergente purificante del cuoio capelluto ad azione esfoliante: si versa nel tappino, si applica sulle radici dei capelli e si comincia a massaggiare per qualche minuto in modo da far penetrare in profondità il prodotto per una pulizia più efficace.
Dopo il preshampoo, si passa allo shampoo vero e proprio con lo SHAMPOO G4 DERMES specifico per capelli grassi: ad azione sebo-riequilibrante e antibatterica, ne basta mezzo tappino e si applica direttamente sui capelli, partendo dalla nuca. Crea una schiuma leggera e non aggressiva che deterge i capelli dall'eccesso di sebo e dalle impurità , lasciandoli puliti e luminosi.
A seconda del tipo di capello, soprattutto se si hanno cute grassa e punte secche come nel mio caso, può essere necessario un balsamo che va applicato esclusivamente sulle punte o, in alternativa, una maschera idratante, ma non troppo ricca e nutriente perchè vanifichereste l'effetto del trattamento anti sebo.
Li uso per lavare i capelli grassi 2 volte a settimana (per fortuna il problema dell'unto non è troppo critico nel mio caso) e i risultati sono stati subito apprezzabili, sebbene la durata dello shampoo capelli grassi Dermes non abbia superato la prova dei 3 giorni, come del resto altri shampoo simili. Ma mi ritengo soddisfatta, nonostante le aspettative.
Capelli grassi e caduta: cosa fare
Come abbiamo già visto, la caduta dei capelli è spesso correlata all'eccesso di sebo che soffoca letteralmente i follicoli capillari, generandone l'assottigliamento e interrompendone la crescita. Un fenomeno che non ha niente a che vedere con l'alopecia o la calvizie genetica, e che può quindi essere contrastato con prodotti specifici rinforzanti che, associati ad un buon shampoo sebo-riequilibrante e a una pulizia costante del cuoio capelluto, ne limitano la caduta agendo proprio alla radice.
Per completare il trattamento riequilibrante e rinforzante dei miei capelli grassi uso anche due prodotti specifici anti-caduta e rigeneranti in modo da avere i migliori risultati anche dal punto di vista estetico e del diradamento.
Si comincia con la lozione concentrata RIGEN HAIR DERMES, un trattamento antiage e antiossidante per capelli che ha la funzione di rigenerare il capello, contrastare la seborrea e stimolare la ricrescita. Si usa dopo il lavaggio, sui capelli ancora umidi e si applica il siero sul cuoio capelluto, massaggiando delicatamente. Non occorre risciacquare e si può passare direttamente all'asciugatura.
Lo utilizzo quasi ad ogni shampoo e finora i risultati sono stati abbastanza soddisfacenti.
Con il caldo e il sudore però non è in grado di contrastare il senso di prurito e unto che insorge inevitabilmente...
Infine, per completare il trattamento anticaduta Dermes uso anche l'integratore alimentare TRICOPLUS, ricco di zinco, miglio, L-cisteina, biotina, vitamina E ed estratti vegetali, che accelerano il metabolismo pilifero. Perfetto per rinforzare i capelli anche in chi come me ha carenze di ferro e ha superato da qualche anno i 40, con risultati visibili sul lungo termine.
I risultati sono comunque soggettivi e vanno considerati individualmente, anche in base alla propria storia medica. Da valutare.
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