martedì 27 ottobre 2020

Come vedono i neonati: lo sviluppo dell'occhio dalla nascita in poi

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La vista dei neonati è il frutto di un lungo apprendimento che raggiunge la sua completezza intorno ai 5 anni di età: come comportarsi nei primi mesi di vita


La vista nei neonati si sviluppa lentamente, con il passare dei mesi. Solo dopo i 5 anni un bambino sviluppa completamente le complesse strutture dell’occhio e la perfetta comprensione di ciò che vede da parte del cervello. Per questo motivo è sempre consigliabile attendere i 5 anni di età per effettuare i primi test della vista che valutano l’eventuale presenza dei più classici difetti, come ad esempio la miopia. Un lungo processo di apprendimento visivo che è parte integrante della crescita del bambino e del rapporto col mondo che lo circonda: cerchiamo di capire come vedono i bambini appena nati e quanto tempo impiegano a riconoscere il volto dei genitori.

La vista in un neonato da 0 a 18 mesi

Cosa vede un neonato durante i primi mesi di vita? Il suo è ancora un mondo indistinto fatto di ombre, spesso confuse. Nei primi giorni dopo la nascita i suoi occhi gli permettono di percepire la luce, ma ha una visione offuscata, che distingue le forme solo fino a circa 20 cm di distanza. 
Uno stato visivo che continua fino a circa 3 mesi di età, in cui è in grado di vedere alcune forme che però non riesce ancora a mettere a fuoco.
Gli occhi neonato si sviluppano costantemente durante la crescita, per questo già dopo i 6 mesi può distinguere più nitidamente le prime forme. 
Tuttavia, fino ai 18 mesi i bambini hanno una vista poco precisa e poco nitida; ecco perchè è consigliabile effettuare la prima visita oculistica solo verso i due anni, volta a verificare che non vi siano difetti nello sviluppo dell’occhio.

Vista del neonato: come si dovrebbero comportare i genitori

Come abbiamo visto, un neonato non ha una vista acuta durante i primi mesi di vita; nei primi 6 mesi ha però la possibilità di percepire le forme che si muovono nello spazio; allo stesso modo vede perfettamente la luce, che in molti casi gli può anche dare fastidio. Per questi motivi è consigliabile per i neo genitori evitare le luci molto intense, prediligendo le situazioni di penombra. 
Il passaggio da una stanza buia a una soleggiata va fatto con gradualità, ad esempio tirando le tende fino a che il bimbo non si sia abituato. Anche i movimenti dovranno essere lenti, per evitare che il rapido muoversi delle forme di fronte al suo viso lo possa porre in allarme. Per familiarizzare con il bimbo è bene rimanere vicini al suo volto, entro i 20 cm fino a circa 3 mesi, allontanandosi progressivamente con il passare del tempo.

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Quando andare dall’oculista

In molte Regioni italiane i protocolli pediatrici prevedono una prima visita oculistica già verso i 2 anni di età, ma non prima dei 18 mesi. Questo permette di valutare sin da subito la presenza di eventuali difetti visivi o problematiche che coinvolgono gli occhi. 
Vi sono però situazioni che invitano i neo genitori a chiedere consiglio al pediatra già molto prima, verso i 4-6 mesi. Può infatti mostrarsi già in questo periodo un certo strabismo o la propensione ad avvicinarsi molto agli oggetti per osservarli. Qualsiasi situazione anomala dovrebbe essere evidenziata dai genitori al pediatra, in modo che possa valutare l’eventuale necessità di rivolgersi a un oculista. Questo perché alcuni difetti visivi, che crescendo possono causare problematiche anche gravi, sono facilmente risolvibili già in tenera età.




5 commenti:

  1. Molto interessante il tuo articolo! Ci sono cose che da mamma ho provato sulla mia pelle e informazioni che invece non conoscevo.

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  2. Davvero interessante il tuo articolo, non avevo idea di quando si completasse lo sviluppo dell'occhio!

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  3. davvero molto interessante è sempre importante conoscere alcune cose, un bellissimo articolo

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  4. Ma sai che me lo chiedo da sempre, cosa in verità e come vedono i neonati? Mi hai dato un sacco di informazioni.

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  5. Mi ha sempre incuriosito il modo dei neonati di percepire il mondo circostante, così come la loro reazione di fronte agli stimoli visivi e uditivi. Grazie per l'approfondimento!

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