Meditazione al femminile: ecco come vivere più serene!

Cos'è la meditazione al femminile e come praticare il kundalini yoga a casa.

La meditazione ci fa stare proprio bene! A dirlo non è solamente l’esperienza personale, ma le decine di studi scientifici condotti nel corso degli anni in Italia e in tutto mondo. Tra gli effetti positivi riscontrati dai ricercatori troviamo l’incremento delle capacità mentali, di concentrazione e di controllo del corpo. Attraverso la pratica è quindi possibile alleviare l’ansia e la depressione, incrementare le proprie capacità mnemoniche, nonché migliorare la produttività giornaliera e aumentare la soglia di resistenza al dolore. Questo però non è ancora tutto, perché abbiamo appena iniziato a indagare il vasto universo della meditazione al femminile.

Cos’è la meditazione al femminile?

Per rispondere va fatta una premessa: ogni persona custodisce dentro di sé un’energia femminile e una maschile. Con la meditazione aspiriamo a ricongiungere queste forze in un tutt’uno. Per questo motivo non esiste una pratica che coinvolga unicamente una di queste due forme di energia. Tuttavia, con meditazione al femminile possiamo identificare quelle pratiche di percezione e ascolto interiore affini alla capacità della donna di empatizzare con ciò che si pone lungo il suo cammino.

La donna è Shankti

In altre parole la donna ha in sé una straordinaria energia femminile, che gli antichi erano soliti raffigurare con emanazioni del colore dell’oro e a cui attribuivano poteri che oggi definiremmo curativi. Il problema è che la frenesia della vita di tutti i giorni ci fa spesso dimenticare di questo dono. La meditazione kundalini, o kundalini yoga, è una delle pratiche più conosciute per far riaffiorare il ricordo e la consapevolezza di questa forza e purezza presente in ognuna di noi. Le emozioni e i pensieri vengono così incanalati in energia positiva da usare per fare del bene al proprio io e al mondo che ci circonda.

Come si pratica la meditazione kundalini?

Le forme di meditazione tradizionale si basano tutte su dei mantra (sequenze di parole e azioni) da ripetersi più volte lungo un percorso diviso in tre parti: un’apertura, uno svolgimento e una conclusione. Questi mantra sono solitamente di semplice esecuzione e sono pertanto facilmente eseguibili anche a casa o in un qualsiasi luogo che ci permetta di godere di almeno 20 minuti di quiete. Attraverso la corretta postura e i ritmi di respirazione è possibile quindi educare il corpo a connettersi con il mondo e beneficiare dell’energia che collega tutte le cose.
Raccontato così può sembrare un po’ bizzarro e poco comprensibile. Per questo vi invito a non meditare esclusivamente da sole a casa, ma a cercare altre persone con cui condividere questa esperienza. Ci sono ad esempio tanti gruppi di appassionati, o istruttori, che praticano queste discipline nelle palestre o nei parchi. In estate potreste cogliere l’occasione per trovare la pace interiore e nel contempo godervi una bella giornata all’aria aperta.

Trasformare in meditazione i piccoli gesti quotidiani

In un senso più ampio non esiste solo la meditazione rituale, ovvero composta dai mantra. Possiamo dire che ci sono gesti d’amore che ci rivolgiamo nell’arco della giornata e che, se fatti con la dovuta pazienza e ascolto del corpo, possono trasformarsi in piccoli momenti di crescita e rafforzamento interiore. Vi parlo ad esempio di spalmarsi delicatamente un velo di crema sulla pelle prima di andare a letto, chiudere gli occhi per due minuti in un luogo silenzioso e allenare i sensi a percepire l’ambiente circostante o semplice spegnere la luce allontanandosi per alcuni istanti dall’inquinamento luminoso. Ogni gesto, se fatto consapevolmente, può fare la differenza nella ricerca di noi stesse.

La musica come veicolo di pace interiore

La meditazione al femminile fa un ampio utilizzo delle attività di percezione e ascolto. La musica, specialmente quella ambient o new age, può essere pertanto una formidabile alleata e aiutarci a raggiungere la concentrazione durante la nostra sessione meditativa. Se però si è particolarmente agitate, allora i ritmi musicali potrebbero diventare un impedimento per raggiungere la pace spirituale ed è quindi consigliabile passare all’ascolto dei suoni della natura (es. lo scorrere di un ruscello o il vento che scosta le fronde degli alberi).
In dolce attesa è anche possibile condividere questa esperienza di grande armonia e intimità con il bambino che si sta portando in grembo. Come ci mostrano gli studi di musicoterapia in gravidanza, il feto ha già la capacità di sentire le vibrazioni sonore dopo i primi mesi dal concepimento. Stimolarlo con sonorità dolci potrà quindi aiutarlo nel suo sviluppo cognitivo ancor prima che venga al mondo.

La danza per vivere in connessione

A conclusione di questa piccola introduzione alle principali attività meditative troviamo la danza. Nell’immaginario comune la meditazione è qualcosa di statico e da eseguirsi da sedute o sdraiate. Questo però non è sempre vero, perché vi sono molte pratiche che nella fase di apertura e svolgimento si rivelano parecchio dinamiche. Il movimento del corpo, seguendo la musica o il proprio ritmo interiore, finisce così con l’assorbire e poi rilasciare l’energia. Una volta giunte alla fase conclusiva avremo ritrovato l’equilibrio e ci saremo poste nella miglior condizione per raggiungere la concentrazione e la pace emotiva interiore.

Spero di avervi incuriosite parlandovi un po’ di una passione che coltivo da parecchi anni e ringrazio le amiche di sexymamma.it per avermi aiutata a realizzare questo articolo sulla meditazione al femminile. Ora sta a voi approfondire queste pratiche e capire quali siano più affini al vostro modo di essere e di vivere.